La straordinaria esperienza di Torqeedo nella propulsione elettrica delle imbarcazioni ha portato l’azienda a far parte di un progetto davvero unico. Il risultato è stato poi ancora più eccezionale. Un’impresa mai riuscita prima e che dimostra quanto le applicazioni di alta tecnologia come quelle messe in atto da Torqeedo possono dare un grande impulso al trasporto ecologico: ci riferiamo anche e soprattutto allo spostamento all’interno dei parchi naturali e nelle zone dove è fondamentale mantenere al minimo l’inquinamento da parte dell’uomo.

Progetto olandese, motore Torqeedo

Il progetto è nato dall’iniziativa di alcuni ingegneri olandesi che ad Amsterdam hanno lavorato alla realizzazione di questo mezzo davvero unico nel suo genere. La collaborazione di aziende specializzate come Torqeedo è risultata fondamentale per la progettazione dello scafo.

Il Mahi 2 è realizzato in fibre composite e le dimensioni sono decisamente contenute. Parliamo di 4 metri di lunghezza, 50 centimetri di larghezza e un metro di altezza; la parte superiore è rivestita di pannelli solari della Solbian. All’interno è posizionato il cuore di propulsione del Mahi 2, un motore appositamente sviluppato dalla Torqeedo (Cruise 3 POD) completo di due pacchi di batterie Power 24-3500, oltre all’infrastruttura informatica per la navigazione e il collegamento con la base. Quest’ultima sezione era completa di sistema GPS e il tradizionale sistema d’identificazione navale, oltre che di un modem satellitare.

Gestione elettrica ed elettronica

Ovviamente è stato sviluppato un apposito sistema di gestione energetica per consentire in ogni istante della navigazione il funzionamento di tutte le componenti.

La missione che si era proposta Mahi 2 era davvero ambiziosa: l’obiettivo infatti era quello di effettuare una traversata atlantica con un’imbarcazione alimentata esclusivamente con pannelli solari e senza uomini a bordo. La navigazione era affidata a un sistema gps gestito dal software di bordo.

Il diario della traversata

La partenza è avvenuta il 22 settembre 2021 dal porto spagnolo di A Coruña, con l’obiettivo di raggiungere la Martinica. Parliamo di ben 8000 km di viaggio senza alcuna assistenza, in totale autonomia.

Durante il viaggio è sorto un problema di comunicazione con la base dal mese di gennaio. A quel punto l’imbarcazione era davvero sola e autonoma nella sua missione. Nonostante questo inconveniente il Mahi 2, sospinto dal motore Torqeedo, ha proseguito senza intoppi la navigazione con l’arrivo a destinazione nel mese di marzo 2022.

Sono stati quindi necessari 6 mesi per portare a termine la missione, il cui successo è davvero importante in ottica futura. Da non dimenticare che è il primo scafo di questo tipo ad aver completato con successo la traversata atlantica. Vista la complessità della missione, oltre che la perdita di contatto con lo scafo a gennaio, il team non aveva ancora programmato la missione di recupero. A questo punto si sta organizzando il viaggio per la Martinica. Perché oltre al successo della missione, devo essere valutate le condizioni esatte del Mahi 2 e le informazioni raccolte.

Le ricadute sulla vita di ogni giorno e il contributo di Torqeedo

Queste esperienze, per quanto possano sembrare sorprendenti, sono davvero importanti per le future applicazioni. La creazione d’imbarcazioni autonome dal punto di vista energetico e completamente automatizzate dal punto di vista della guida sono una delle nuove frontiere della tecnologia.

Molte città marine e fluviali nel mondo sono alla ricerca di tali soluzioni: Torqeedo è in prima fila nella realizzazione di motori per la nautica elettrica ed è fiera di aver contribuito al successo di questa eccezionale impresa.